Io ho spento
Al TG2 delle 13.00 di ieri, martedì 7 febbraio 2023, subito dopo i titoli la giornalista incaricata della conduzione ha iniziato a sciorinare i numeri del disastro in Turchia e Siria a seguito dei diversi terremoti disastrosi che si sono susseguiti in poche ore. Ma prima di parlare di questo ci colleghiamo con Sanremo… A pensare bene, potrebbe essere che il Festival volesse organizzare qualcosa in favore delle popolazioni colpite, ma non sono in grado di saperlo, perché ho spento immediatamente. Per protesta. Per ricordare che il Telegiornale della RAI è un servizio pubblico che deve fornire informazione, non un servizio pubblicitario che deve fare da cassa di risonanza a uno spettacolo pieno di banalità e polemiche montate a bella posta (mica pensate che certe scene siano davvero improvvisate e non invece pianificate, provate e riprovate?). Se si vuol fare uno spettacolino per intrattenere la popolazione, secondo il principio panem et circenses già in voga 2000 anni fa, va benissimo, ma che almeno il TG dia le notizie in ordine di importanza. Oppure chiuda e venga sostituito da uno spettacolo di cabaret. Senza nulla togliere ai tanti giornalisti bravi e appassionati, che in Italia non possono esprimere il loro potenziale. Comunque almeno una consolazione oggi l’ho avuta: durante lo stesso TG, che stavolta ha aperto con gli almeno 11.000 morti per il sisma, si è detto che 10milioni di connazionali hanno visto il festival: significa che altri 50milioni – compreso chi scrive – avevano di meglio da fare e che quindi c’è una speranza per il futuro.