Sentenze

Arriva il cognome della madre

A ottobre avevamo accennato al problema del cognome ed offerto qualche possibile soluzione.

Ora la Corte Costituzionale entra a gamba tesa (allegato_24472_1), dichiarando – legittimamente – incostituzionali quelle norme che prevedono espressamente l’attribuzione del cognome del padre. Il problema è che queste sono espresse solo nel caso della filiazione al di fuori del matrimonio, mentre all’interno del matrimonio non è stato specificato, perché era dato talmente per scontato che non sembrava il caso di scriverlo.

Ora la sentenza è efficace, in quanto la norma è abrogata dal giorno successivo alla pubblicazione (art. 136 della Costituzione). Dunque si aprono vari scenari: i figli nati nel matrimonio hanno il cognome del padre, per quelli nati al di fuori si può scegliere. Oppure come davo per scontato che prima c’era una norma non scritta ora do per scontato che è stata abrogata anch’essa. Fuori dal matrimonio entrambi i genitori devono effettuare il riconoscimento, nel matrimonio basta uno: dichiara di scegliere un cognome e che l’altro è d’accordo? In effetti già col nome è così, ma può creare qualche contestazione.

E poi, si può dare il cognome della madre o entrambi? Se i genitori non scelgono si attribuisce d’ufficio quello del padre? Entrambi? In ordine alfabetico?

La scelta vale solo per il primogenito, oppure per ogni figlio, così da ritrovarsi i figli di Rossi e Verdi con tre cognomi diversi: il primo Rossi, il secondo Verdi ed il terzo Rossi – Verdi?

Insomma, la Corte, dopo inutili rimandi al Parlamento, ha giustamente supplito all’inerzia di questi, tuttavia sono più i problemi aperti che quelli risolti, e sarebbe ora quantomai opportuno ed un urgente che si emanasse qualche norma per mettere ordine.

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