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Colpa dell’autista! Ma ci vuole un autista?

Proprio mentre la Sindaca Appendino annuncia il pugno di ferro contro la sosta selvaggia, peraltro con comprensibile sollievo degli utenti dei marciapiedi, delle piste ciclabili, dei passaggi pedonali nonchèdegli automobilisti onesti che han fatto due chilometri per trovare un posto regolare, il vicesindaco viene fotografato con l’auto nel parcheggio per disabili.

Torino, assesora sul posto disabili
Torino, assesora sul posto disabili (dall’articolo de La Stampa)

In verità si tratta di un’occupazione parziale, di un debordamento del muso dell’auto nello spazio riservato, ma certo non un buon inizio per la campagna di sensibilizzazione e repressione.

La cosa che erò maggiormente incuriosisce è la risposta che ha accompagnato le scuse, ovvero il fatto che l’assessora non è responsabile, essendo una mera passeggera accompagnata dall’autista.

Sarà, ma è proprio necessario un autista per ogni consigliere di un Comune, per quanto grande? Soprattutto visto che la campagna del movimento ora alla guida di Torino è sempre stata improntata alla sobrietà, alla lotta agli sprechi ed ai privilegi. L’interessato non ha la patente? E’ impossibilitato ad usare i mezzi pubblici? In molti Paesi si vedono ministri che si guidano personalmente l’auto o che si recano sul posto di lavoro in tram o metropolitana; dobbiamo assumere cha a Torino i mezzi pubblici sono inadeguati, insicuri, inadatti ad essere utilizzati?

Ed il ragionamento si potrebbe estendere alla sanità, alla scuola, ad ogni servizio pubblico. Perchè allora non emanare una norma che obbliga i politici e gli amministratori ad usare essi per primi i servizi che gestiscono? Magari avrebbero ugualmente una corsia preferenziale o un trattamento di favore, ma almeno saprebbero di cosa parlano.

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