Trattati internazionali

Se col nuovo Presidente gli USA se ne stanno in pace per conto loro

Alla fine ha vinto Trump. Sarà la Storia a giudicare i suoi meriti o demeriti, mentre non sarà possibile avere la controprova di cosa avrebbe fatto o disfatto la Clinton.

Però, con tutto l’affetto per il popolo americano, ciò che realmente interessa l’Europa e l’Italia sono i rapporti internazionali, la poititca estera. Con la precedente amministrazione è un dato di fatto che si sono incrinati i rapporti con la Russia e che mezzo Medio Oriente e Nord Africa si sono trasferiti qui, o stanno tentando di farlo.

Non si vuol negare (vabbè magari un pochino) che le intenzioni degli USA fossero realmente di portare pace e demcrazia, ma i risultati non sono entusiasmenti, alla prova dei fatti. Un Presidente che dice “l’ISIS oggi è il vero nemico globale, combattiamolo insieme a russi” diventa difficile da contraddire.

Così come, in una crisi economica planetaria – e particolarmente impattante per il nostro Paese – dalla quale non si è ancora completamente usciti, l’idea di rimuovere le sanzioni verso uno Stato ben disposto ad acquistare i nostri prodotti non può dispacere a nessuno.

Duonque ben vengano trattati di cooperazione, di apertura, di difesa dei valori democratici. Sperando che impegnino gli USA abbastanza a lungo da starsene un po’ tranquilli anzichè andare a combinare guai in giro per il mondo che poi dobbiamo gestirci noi.

Lascia un commento